Visto per missione per funzione politica, governativa o pubblica utilità


Il visto per missione consente l’ingresso in Italia, ai fini di un soggiorno di breve (fino a 90 giorni) o lunga durata ma a tempo determinato (fino a un massimo di 365 giorni), allo straniero che per ragioni legate alla sua funzione politica, governativa o di pubblica utilità debba recarsi in territorio italiano. Il possesso di passaporto diplomatico o di servizio non implica di per se il rilascio di un visto per missione.

Hanno accesso a tale categoria di visto gli stranieri che revestono cariche governative o siano dipendenti di pubbliche amministrazioni, di enti pubblici o di Organizzazione internazionali, inviati in Italia nell’espletamento delle loro funzioni, ovvero i privati cittadini che per l’importanza della loro attività e per gli scopi del soggiorno possano ritenersi di pubblica utilità per le relazioni tra lo Stato di appartenenza e l’Italia.
La Rappresentanza avvierà la pratica di visto, di norma, prescindendo da una verifica puntuale dei mezzi di sostentamento e comunque con procedura di speditezza e di riguardo, in presenza della documentazione ritenita piu opportuna, a favore di:
1. stranieri inviati in Italia per espletare funzioni relative a loro cariche governative o alla loro veste di funzionari o dependenti di una Pubblica Amministrazione od Ente pubblico del loro Paese oppure di Organizzazioni internazionali, ivi compresi i rappresentanti di Enti di Stato (ad es.; Banca Centrale od atro Ufficio governativo o para-governativo) o i funzionari “distaccati” per dirigere sedi od uffici di rappresentanza in Italia di Enti di natura governativa od altrimenti pubblica (Ente nazionale per il turismo, Compagnia statale di bandiera, ecc.)
2. privati cittadini che non rivestano cariche o funzioni pubbliche, allorche l’importanza delle loro attivita e gli scopi del soggiorno possano ritenersi di pubblica utilita per le relazioni tra il loro ed il nostro Paese;
3. personalita comunque direttamente e favorevolmente note od autorevoli, la cui richiesta di visto si ritiene debba essere esaminata con criteri flessibili di opportunità e convenienza politica.
 In particolare:
a) personalità con alte cariche civili o religiose o di grande notorieta, o comunque favorevolmente note alla Rappresentanza, anche al di fuori di missioni ufficiali;
b) personalita o membri di delegazioni ufficialmente invitate dal Governo italiano o da Organizzazioni internazionali con sede in Italia, per partecipare a incontri, trattative, convegni o conferenze a carattere politico, economico, scientifico, culturale, religioso o sportivo;
c) partecipanti a manifestazioni previste da accordi bilaterali o multilaterali di cui l’Italia e parte, a programmi intergovernativi di scambi culturali e di cooperazione, a Fiere e Mostre previste dal calenderio ufficiale del Ministero dell’Industria od altrimenti patrocinate dal Governo o da Enti pubblici territoriali, ad avvenimenti sportivi di particolare rilievo;
d) che intendano seguire gli incontri e gli eventi menzionati ai punti precedenti o che rappresentino testare di particolare importanza(mentre gli “inviati” beneficeranno, per l’appunto, di tale tipologia di visto, ai “corrispondenti”destinati a prestare servizio in Italia andra invece applicata la procedura del visto di lunga durata per “lavoro subordinato”, con le modalita agevolate previste dalle procedure di accreditamento disposte dal Servizio Stampa e Informazione del M.A.E. e dal Ministero del Lavoro non procedendo al preventivo accertamento d’indisponibilita sul mercato del lavoro nazionale);
e) funzionari ed impiegati di Amministrazioni di Paesi stranieri in viaggio di servizio.
Analogo visto per missione puo essere rilasciato agli stranieri componenti lo stretto nucleo familiare convivente del titolare, anche quando quest’ultimo sia esente dal visto. Ai familiari dello straniero ai quali non possano concedersi analoghi visti per “missione”, possono essere rilasciati, se ne ricorrono le condizioni, visti per “motivi familiari”.
I requisiti indicati sono quelli indispernsabili e comuni al sistema visti di tutta la Rete diplomatico/consolare italiana all’estero. Le Rappresentanza italiane hanno tuttavia facolta di richiedere eventuali requisiti integrativi, ove cio sia reso necessario da particolari situazioni locali o da decisioni comuni adottate in sede di cooperazione consolare in loco con le Rappresentanze degli Stati Schengen.



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